Questa è una recensione che non avevo progettato di un libro e di un autore che non conoscevo ancora . Mi è capitato per caso di scorrere la trama e ho saputo in quel momento che lo "dovevo" leggere.
L'ho ordinato su ibs e in due giorni era tra le mie mani, ho lasciato da parte il romanzo che stavo leggendo, sebbene mi piacesse molto, l'ho iniziato subito, certa di sapere che tipo di libro fosse, a metà tra un mistery e un horror, non avrei potuto sbagliarmi di più !
SEI TORNATO DI CHRISTOPHER COAKE
EDIZIONE UGO GUANDA EDITORE
TRADUZIONE DI CORRADO PIAZZETTA
TRADUZIONE DI CORRADO PIAZZETTA
1° EDIZIONE 2013
BROSSURA
PREZZO DI COPERTINA 18,00 EURO (PAGATO 15,30)
ISBN 978-88-6088-932-4
DISPONIBILE ANCHE IN EBOOK EURO 6,99.
TRAMA
Sette anni dopo la tragica scomparsa del figlio Brendan e la successiva separazione dalla moglie, Mark Fife, non ancora quarantenne, sembra finalmente pronto a rifarsi una vita: ha smesso di bere, ingranato col lavoro e fa progetti per il futuro con la nuova compagna, Allison. Finché un giorno, al di là della vetrina di un caffè, sente posarsi su di lui lo sguardo penetrante di una sconosciuta. Ha comprato la casa appartenuta a Mark e alla sua famiglia, quella in cui Brendan è morto cadendo dalle scale, e sostiene - complice il figlio Jacob - che il bambino non l'abbia mai lasciata e la notte chiami con insistenza il padre. Per Mark, che ai fantasmi non ha mai creduto, è l'inizio di un incubo e di una forzata resa dei conti con il passato. È solo il più scontato degli imbrogli - con tanto di medium, rituali notturni e dubbie esperienze para-sensoriali - o un'occasione irripetibile di trovare pace, perdono, e di integrare infine la presenza di Brendan - indiscutibilmente forte, tangibile, se pure impalpabile - nel proprio quotidiano? La forza di Christopher Coake e dei suoi personaggi è di non avere risposte pronte o rassicuranti da impartire al lettore, ma di avvincerlo in un racconto incalzante, fino a farlo dubitare delle proprie certezze e spingerlo a confrontarsi con domande che non possono lasciare indifferenti.
Legenda:
★ Scarso
★★ Mediocre
★★★ Buono
★★★★ Ottimo
★★★★★ Fantastico
La mia recensione
Cos'è un figlio? Cos'è l'affetto per un figlio? " Un romanzo sull'amore, sul senso della perdita, sulla crudeltà della speranza".
E adesso come faccio a spiegare cosa ho provato leggendo questo romanzo senza fare spoiler? Non so se riuscirò ad evitarlo, quindi leggete con cautela la mia recensione se siete interessati al romanzo.
Parto da una piccola riflessione, credo che ogni libro, come ogni cosa che ci succede nella vita, sia diverso e assuma un significato a sè a seconda di quale sia il periodo della nostra vita in cui lo leggiamo. Se lo avessi letto anche solo cinque anni fa credo che non mi avrebbe colpita come invece è successo ora, in questo esatto momento!
Avrei potuto commuovermi, versare qualche lacrimuccia, pensarci anche qualche giorno dopo averlo finito, però sarebbe finita li.
Leggerlo adesso che ho un bambino ha assunto un significato ben diverso, l'argomento, le parole, il modo di raccontare il dolore di un papà e di una mamma che hanno perso il loro figlioletto di appena sette anni in modo così crudele e improvviso, tutto questo mi è entrato dritto nel cuore, è entrato in circolo nel mio sangue, mi ha fatto pensare.
Io per natura sono molto attenta e protettiva, anche troppo ansiosa, sono sempre dietro a mio figlio che è una forza della natura e nonostante la mia costante presenza è sempre capace di trovare un modo per farsi male.
Questo è quello che mi ha fatto paura più di tutto nel romanzo, il fatto che una semplice caduta abbia causato la tragedia e la perdita, una caduta che si poteva evitare se vi fosse stata un pò di attenzione in più da parte dei genitori, un attimo e ciò che ami di più al mondo non c'è più.
Da quando sono diventata mamma sono molto più sensibile su tutto ciò che riguarda l'universo dei piccoli, credo sia normale, ho sempre amato i bambini, fin da quando lo ero io stessa, ma tra coccolare i figli di fratelli e sorelle e averne di propri c'è una differenza abissale, per quanto si amino i nipotini quando si prende per la prima volta in braccio la propria creatura si capisce veramente e profondamente cosa sia l'amore, quello vero e immenso, l'unico che conti e che durerà per sempre.
Per questo "sei tornato" mi ha colpita così tanto, mi sono ritrovata a pensare che in un attimo di distrazione si può perdere tutto e questo più di ogni altra cosa mi ha impressionata , mi sono immedesimata tantissimo nei sentimenti di due genitori che devono convivere per il resto della loro vita con una tragedia così grande e insuperabile, ho condiviso il loro desiderio di tornare indietro fino a quel terribile giorno e cambiare gli eventi, ho sognato con Mark di correre dietro a Brendan e riuscire ad afferrarlo prima di cadere.
"Sei tornato" è un romanzo totalmente diverso da ciò che mi ero immaginata, credevo ci sarebbe stata molta tensione, scene spaventose al limite dell'horror.
Nulla di tutto questo, credo che sia una grande storia d'amore, piena di tenerezza, sensi di colpa, rimorsi, rimpianti, amore, voglia di riscatto, incredulità, sofferenza, amore e ancora amore.
Si legge tutto d'un fiato perchè il metodo di scrittura è davvero scorrevole ma non banale, anzi tutto il contrario.
Raramente ho letto libri in cui i personaggi erano così ben descritti e delineati, non solo il personaggio principale che è quello presente per tutto il romanzo ma anche i coprotagonisti che conosciamo anche grazie a continui flashback.
Mark Fife dopo la morte del figlio era un uomo distrutto, ha perso anche la moglie che dopo poco tempo dalla morte di Brendan ha chiesto il divorzio, ha toccato il fondo grazie anche all'abuso dell'alcool, poi riesce a risollevarsi, la vicinanza del padre e del suo miglior amico, Lew, che conosce dai tempi del college, gli sono di grande conforto.
Si è innamorato nuovamente e pensa di sposare la donna con cui convive da mesi, è sereno se non felice, perchè ogni giorno deve convivere con la perdita e i rimorsi.
Belli tutti i personaggi che lo circondano.
Allie, la donna che gli ha fatto riscoprire di poter ancora amare, più giovane di lui di qualche anno, divorziata a sua volta, che ha sofferto ma che non può comprendere davvero, fino in fondo, il vuoto che ha nell'anima Mark perchè dal suo matrimonio non sono nati figli, vuoto che non lo abbandona mai nemmeno quando sorride alla sua donna o gioca con lei sulla neve fresca o fa progetti per il matrimonio.
Chloe, la mamma di Brendan ed ex moglie di Mark, che non ha retto alla perdita e non ce l'ha fatta a rimanere con lui, come non immedesimarsi in questa donna, in questa mamma che viveva per il suo bambino e che se lo è visto portare via in un attimo?
Un altro personaggio bellissimo è Sam, il padre di Mark, un uomo imponente, di carattere,un docente universitario ma prima di tutto un padre amorevole che è sempre vicino al figlio, non so perchè ma nella mia mente mentre leggevo lo immaginavo con il viso e la corporatura di Sean Connery:-)
Tutto scorre tranquillo o perlomeno scorre, giorno per giorno e poi la comparsa di una donna che adesso vive nella sua casa di un tempo e che dice che Brendan è ancora li, che cerca il suo papà, lo sconvolge nuovamente, lo riporta nel baratro.
La negazione, le diffidenza, la speranza, la voglia di proseguire per la sua strada e sposare la donna che adesso lui ama, i dubbi , gli " e se fosse? " che cominciano a martellargli la mente, il cuore.
I dubbi di un padre, di un uomo che non crede in Dio, che non crede soprattutto nei fantasmi, che ha paura di credere che suo figlio Brendan sia nella loro casa da allora, da sette anni, che è confuso, che cerca il papà, che è stato abbandonato quando si sono trasferiti e hanno venduto la casa. Preferisce credere che non sia vero nulla.
Andando avanti nella lettura veniamo a conoscenza di tutti i pensieri di Mark Fife, dei suoi sentimenti, dei suoi progressi, delle sue ricadute.
Per questo dicevo che raramente mi è capitato di leggere dei libri con personaggi così ben descritti e delineati, l'autore non ha voluto tenere segreto nessuno dei sentimenti del protagonista, ce ne rende partecipi.
In molti punti mi sono ritrovata a piangere a dirotto, e l'angoscia non mi ha lasciata che molto tempo dopo.
Detta così sembra un libro da evitare, in realtà è vero il contrario, ti apre il cuore, ti fa riflettere, è pieno di "amore" , un sentimento questo che fa da padrone ed è presente in ogni singola parola.
Mi è piaciuto tutto di questo libro, anche il non chiarire certi argomenti ma lasciarli alla propria interpretazione personale, un finale che avrei voluto diverso ma che forse era l'unico possibile.
Uno scrittore pieno di talento che con quest'opera prima mi ha stupita e conquistata.
Nick Hornby (per chi non lo conoscesse è uno scrittore di successo) ha detto di lui << Mi piacerebbe molto vantarmi di aver scoperto Christopher Coake, ma quelli come lui non sono scrittori che si scoprono: la qualità del suo lavoro è così lampante e ovvia che non poteva rimanere nell'ombra per troppo tempo. >>
Non posso che consigliarvi la lettura di questo bellissimo romanzo, io l'ho amato molto e credo rimarrà per parecchio tempo tra i miei libri del cuore.
La mia personale valutazione ★★★★★
Citazioni :
" Non lo sai?
Hai avuto abbastanza tempo. Avresti dovuto fartene un'idea, ormai.
Mamma e papà ne hanno discusso per anni, ed entrambi avevamo ragione. E' stata colpa nostra.
Era sembrato un incidente. Il tuo zainone. La tua scarpa slacciata. Tu che sei sgattaiolato fuori.
Ma non lo è stato. Non proprio. Tu stavi cercando di scappare, ma soltanto perchè quel mattino, io e la mamma meritavamo di essere lasciati.
Perchè non ti volevamo bene nel modo giusto. Perchè io volevo bere e guardare la tv più di quanto volessi darti una lezione. Perchè tua madre voleva punirmi attraverso di te.
Ma ti volevamo bene, ometto. Oh se te ne volevamo.
Quando te ne sei andato abbiamo capito quanto.
Ci ha quasi uccisi, scoprirlo.
Cenni biografici di Christopher Coake.

Christopher Coake è uno scrittore americano, vive a Reno dove insegna all'Università del Nevada.
Nel 2005 Guanda ha pubblicato la sua raccolta di racconti "Siamo nei guai"
Nel 2007 è stato inserito dalla rivista <> nella lista dei migliori romanzieri esordienti.
Con questo post partecipo al Linky Party by Topogina
Grazie Sara! In questo periodo, riesco a trovare maggiore spazio per le mie passioni, tra le quali la lettura e sto leggendo moltissimo. Questa tua recensione, come sempre, è stata preziosissima.
RispondiEliminaUn abbraccio
Mg
Grazie a te carissima, ti capisco perfettamente, anche io sto riprendendo con le mie passioni da poco tempo ed è bellissimo, soprattutto tornare a leggere..un abbraccio anche a te e a presto :-)
EliminaCiao Sara, bellissima recensione! comprendo benissimo il tuo coinvolgimento durante la lettura di questo romanzo perché anch'io sono mamma e da quando è nato il mio bimbo sono diventata ancora più sensibile nei confronti di tutti i bimbi. Non leggerò questo romanzo, non avrei la forza di affrontare le emozioni che mi susciterebbe, ma ti ammiro per come ci sei riuscita tu^^ un bacio
RispondiEliminaCiao Dyl, ti capisco perfettamente, io solo da pochissimo tempo riesco a leggere certi libri o a vedere certe scene di film in cui sono coinvolti bimbi, e non sempre riesco a portare a termine ciò che ho iniziato, ci vogliono i propri tempi per riuscire ad essere meno sensibili o comunque più forti riguardo alcune tematiche. Grazie per le tue belle parole, un bacio anche a te:-)
EliminaGrazie Sara, la tua recensione è molto coinvolgente, credo che un giorno leggerò questo romanzo, m'intriga molto.
RispondiEliminaFantasy Jewellery
Grazie a te Serena per le tue belle parole, si leggilo il libro, merita davvero secondo me:-)
EliminaCiao Tania, grazie per la tua graditissima visita, certamente, ti vengo a trovare con piacere, a presto:-)
RispondiEliminaCiao Sara, bellissima recensione!!! mi ispira molto!!! ti ringrazio ^__^ A presto!!!! Gio'
RispondiEliminaCiao Giovanna, ti ringrazio, a presto cara:-)
EliminaBellissima recensione! Adoro leggere e la tua recensione mi ha incuriosita molto....
RispondiEliminaGrazie per le informazioni utilissime, ti seguo :*
Ciao Maddalena, ti ringrazio tantissimo per la tua più che gradita visita, a presto e buon ferragosto:-)
EliminaQuesta recensione è veramente molto bella e profonda! Mi invogli a leggere il libro nonostante non sia il mio solito genere di lettura! Grazie :)
RispondiEliminaSabry
ps: grazie per la tua richiesta di amicizia su Google Friend Connect; l'ho accettata appena me ne sono accorta ;)
Ciao Sabry, grazie per le tue bellissime parole e per aver accettato la mai amicizia su gfc, ne sono davvero lieta, a presto carissima:-)
EliminaCiao Sara, non potevi fare recensione migliore. Non è proprio il mio genere, ma da come ne parli, mi hai fatto venir voglia di dare a questo romanzo una possibilità :-) non posso che aggiungerlo alla mia wishlist, un bacio :-*
RispondiEliminasplendida recensione, un abbraccio Sara!!!
RispondiEliminache libro intrigante,mi hai molto tentata a leggerlo.
RispondiEliminaAnche se non sono mamma, sono diventata negli ultimi anni molto apprensiva, forse anche troppo fobica, quindi capisco lo stato d'animo provato nel leggere il libro
Ti capisco perfettamente Simona, credo dipenda dal proprio carattere, io sono sempre stata apprensiva e ossessiva, lo ero con i miei nipotini prima di diventare mamma e adesso a maggior ragione..Leggilo il libro e poi magari mi fai sapere se ti è piaciuto:-)
Eliminagreat!!! xoxo
RispondiEliminaHi,
RispondiEliminaBeautiful site.. Nice!!
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Bella recensione, condivido il tuo entusiasmo e le parole di apprezzamento per i molti pregi di questo romanzo, e non soltanto perché l'ho tradotto io. A questo proposito, ti pregherei di indicare sempre il nome del traduttore quando citi un'opera scritta originariamente in lingua straniera, e non tanto perché è previsto da una legge quanto per contribuire a diffondere sempre più la consapevolezza che la possibilità di godere di tanta bella letteratura straniera si deve al lavoro di chi la traduce nella nostra lingua, lavoro troppo spesso dimenticato e negletto. Grazie e saluti. Corrado Piazzetta
RispondiEliminaCiao Corrado, ti faccio i miei complimenti per la tua bella traduzione che ha certamente contribuito alla qualità di questo bellissimo libro, in effetti non è che non ho inserito nelle mie recensioni chi è il traduttore perchè non apprezzi un lavoro che so che se fatto male può rovinare un'opera che in lingua originale merita e viceversa, ma perchè sto appena iniziando a recensire i libri che leggo, poco a poco sto aggiustando il tiro.
RispondiEliminaPerò di che legge parli? Io non sono una giornalista che recensisce libri per lavoro, semplicemente giudico i libri che acquisto e che leggo, non sono obbligata ad inserire nessun altro tipo di informazione se non il titolo e l'autore, sono io che ho voluto aggiungere ogni tipo di info per agevolare chi dopo aver letto la mia opinione è interessato all'acquisto, credo che la legge di cui hai accennato riguardi gli editori e i giornalisti?
Ho recensito anche elettrodomestici giudicando il loro funzionamento, per essere giusta e per legge dovevo inserire anche chi li ha assemblati?
Detto questo accetto il tuo consiglio e inserirò anche il traduttore da ora in poi, parto proprio da questa recensione. mi scuso se non ci ho pensato da sola . grazie e saluti :-)
Grazie dei complimenti: c'è da dire che non è stato un lavoro troppo difficile perché partivo da un originale già ben scritto.
RispondiEliminaLa legge di cui parlo è quella che tutela il diritto d'autore la quale, nell'affermare che "il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti d'opera, per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscono concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera", stabilisce pure che, quando si cita un'opera straniera tradotta in italiano, oltre al nome dell'autore, dell'editore e alla data di pubblicazione occorre citare anche il nome del traduttore, che di fatto è coautore dell'opera tradotta. Questo, ovviamente, non si applica per forza anche a un blog, che non è una testata giornalistica vera e propria (benché le testate giornalistiche vere e proprie si dimentichino fin troppo spesso di citarci nelle loro recensioni), ma diciamo che è una buona pratica da mettere in atto a ogni livello, per dare un po' più di visibilità alla nostra categoria il cui lavoro è tanto importante per la diffusione della cultura tra le nazioni quanto bistrattato.
Grazie ancora e saluti a te.
Sono d'accordo con te Corrado, dopo la tua, giusta, segnalazione e il tuo consiglio, ho provveduto a citare anche i traduttori dei vari libri che ho recensito nel mio blog, non è da tanto che mi dedico al mio blog con vero impegno e passione e tante cose ho ancora da aggiustare e soprattutto da imparare, a volte si omettono delle informazioni non per volontà di farlo ma perchè sono così tante le cose a cui pensare che qualcosa per causa di forza maggiore si dimentica inevitabilmente.
EliminaHo inserito ogni tipo di informazione pubblicando le recensioni dei libri che ho letto, dall'editore al tipo di edizione, all'isbn al prezzo di copertina e il prezzo effettivo di acquisto e con molto rammarico devo dire, a posteriori, di aver trascurato di citare proprio i nomi dei traduttori. Ti ringrazio per avermelo fatto notare, se hai altri lavori di prossima uscita fammelo sapere, non mancherò di acquistarlo, ho apprezzato molto il tuo lavoro, è vero che se la base è ottima si fa meno fatica, è anche vero che a rovinare un buon lavoro di base se non si è bravi ci vuole un nonnulla. Grazie e saluti:-)
Ciao Sara, eccomi qui a ricambiare la tua visita. Credo che questo libro mi piacerebbe molto e credo anche che certe sfumature di certi sentimenti si scoprano e si comprendano appieno solo dopo aver avuto un figlio.
RispondiEliminaA presto! =)
Daniela
Adesso sono di corsa, appena posso prelevo il banner e mi iscrivo alla tua iniziativa! =)
EliminaFai pure quando riesci, c'e' tempo in abbondanza :-)
EliminaCiao Daniela (decoriciclo) grazie per la tua graditissima visita, si hai ragione,certe sfumature e sentimenti si comprendono solo quando si diventa mamme, adesso capisco la mia che mi aspettava alzata fino a tardi quando lavoravo e tornavo davvero ad orari improbabili, mi sembrava esagerata allora, ero giovane e inconsapevole, adesso non solo la comprendo appieno ma sarei ancora più esagerata di lei:-)
Eliminainteressante recensione
RispondiEliminaarrivata dal Linky di Alex
Ciao Daniela, ti ringrazio, sei la benvenuta, a presto:-)
RispondiEliminaNon conoscevo questo autore, il libro mi sembra proprio interessante anche se un po' angosciante (sarà forse perché sono mamma anch'io?).
RispondiEliminaDevo leggerlo
Grazie
Ciao
Norma
http://voglioilmondoacolori.blogspot.it
Ciao Norma, si hai ragione è angosciante se chi lo legge è una mamma, ma nello stesso tempo pieno di speranza, di amore, te lo consiglio proprio..un abbraccio e grazie a te:-)
RispondiElimina